L’effetto dell’età sull’ospedalizzazione per scompenso cardiaco dopo infarto miocardico
Dopo infarto miocardico, sia l’età che il rimodellamento ventricolare sinistro sono associati ad un aumentato rischio di eventi avversi.
Uno studio, coordinato da Ricercatori del Centre Hospitalier Regional et Universitaire de Lille in Francia, ha valutato l’ipotesi che l’incremento dell’incidenza di scompenso cardiaco dopo infarto miocardico nei pazienti anziani fosse associato ad una maggiore propensione per il rimodellamento ventricolare sinistro.
Il monitoraggio ha riguardato 266 pazienti con infarto miocardico anteriore.
Il periodo osservazionale ha avuto la durata di 3 anni.
Il rimodellamento ventricolare sinistro è stato documentato da un aumento del volume telediastolico ventricolare sinistro dopo 1 anno.
I volumi telediastolici e telesistolici del ventricolo sinistro non differivano con l’età.
Il rimodellamento ventricolare sinistro è stato osservato nel 31, 26, 34 e nel 34% dei pazienti di età inferiore ai 48 anni, 48-57, 58-71 e superiore ai 72 anni, rispettivamente.
La percentuale di ospedalizzazione per insufficienza cardiaca a 3 anni è stata dell’1.9%, 1.5%, 11% e 20,3%, rispettivamente. per i pazienti di età < 48, 48-57, 58-71, > 71 anni.
L’ospedalizzazione per scompenso cardiaco era più frequente nei pazienti più anziani.
In conclusione, l’età è risultata essere un determinante maggiore di successiva ri-ospedalizzazione per scompenso cardiaco.
Tuttavia nello studio non è stata trovata nessuna significativa associazione tra età ed il processo di rimodellamento del ventricolo sinistro. ( Xagena2008 )
Ennezat PV et al, Eur Heart J 2008; 29: 1992-1999
Cardio2008
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